UOMO SPARA DA BALCONE: HA TENTATO DI UCCIDERE 17 PERSONE
GUIDONIA (ROMA) - Sono complessivamente 17 le persone contro le quali Angelo Spagnoli, ex ufficiale dell'esercito residente a Guidonia, ha esploso, ieri sera, almeno 50 colpi di pistola e di fucile dal terrazzo della sua abitazione dove si era asserragliato. L'uomo ha sparato anche a due bambine di 4 e 5 anni, sorelle, che si trovavano in auto con i genitori. I proiettili hanno sfondato il tettino in vetro dell'auto e il finestrino anteriore, provocando almeno cinque fori, ma non hanno colpito nessuno degli occupanti.
Spagnoli e' ora in una camera di sicurezza della questura di Roma. E' accusato di omicidio, tentato omicidio plurimo, lesioni personali gravi, detenzione illegale di armi e munizioni. Gli agenti della polizia scientifica che la notte scorsa e questa mattina hanno eseguito sopralluoghi nell'abitazione e nella strada prospiciente, hanno rilevato i segni di numerosi colpi di arma da fuoco e hanno raccolto almeno 20 bossoli. Il corpo della vittima, Pino Di Sanfelice, 46 anni, titolare di un negozio di tatuaggi a Guidonia, e' stato portato nell'Istituto di Medicina legale di Roma per l'autopsia. Sarebbe stato colpito da un proiettile al petto.
Secondo gli investigatori, e' stato contro Di Sanfelice che l'ex ufficiale ha esploso il primo colpo di fucile. Il secondo lo ha sparato contro la sua compagna Patrizia, colpendola ad un fianco. Poi ha sparato anche contro la figlia della donna, Stefania, 19 anni, ma non l'ha colpita. Madre e figlia sono state salvate da un poliziotto e sono state messe a riparo dietro un'auto. Da quel momento, l'uomo ha continuato a sparare per un'ora e mezza e si e' arreso quando ha finito le munizioni.
Tra gli otto feriti il piu' grave e' la guardia giurata Luigi Zippo, ricoverato in condizioni critiche nell'ospedale San Filippo Neri. Le indagini sono condotte dalla polizia, in collaborazione con i carabinieri. L'uomo non avrebbe ancora fornito alcuna spiegazione del gesto. Le uniche parole che ha detto, dopo essersi arreso a due poliziotti e un carabiniere, sono state: ''Ora mi dovete tagliare la testa, mi dovete uccidere''. La madre e la sorella di Spagnoli sono state ascoltate dagli investigatori per individuare la causa scatenante della sparatoria ma non avrebbero indicato alcun fatto preciso.
